Curva Sud:"Basta speculare sul Milan. Pazienza finita".

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Comunicato della Curva Sud (quelli che in estate davano dei tifosotti a chi aveva capito tutto con largo anticipo)

La stagione volge al termine e la mediocrità che l'ha contraddistinta per quasi tutta la durata, ha lasciato spazio ad un finale funesto e disastroso che, come se non bastasse, è stato amplificato ancor di più dalle scellerate dichiarazioni di qualche dirigente nonché dalle voci relative al nome del futuro allenatore che ci fanno capire ancora una volta di più come l'ambizione di rivivere i tempi che furono, non sia prerogativa primaria di questa società. Dall'avvento del signor Cardinale sono passati quasi 2 anni, una fase transitoria e di assestamento era da considerarsi più che legittima ma adesso è giunta l'ora di arrivare al dunque e dimostrare con i fatti i reali obiettivi della società, ovvero se costruire una squadra ambiziosa, oppure allestire di anno in anno una squadra in grado di vivacchiare nelle posizioni che garantiscono l'accesso alla Champions in attesa di costruire il nuovo stadio e nulla più".

"Deve essere chiaro a tutti che se la risposta fosse quest'ultima noi non ci stiamo! Che non si possa pensare di spendere sul mercato i fiumi di denaro investiti da altre società di altri campionati è più che legittimo, ma non si può pensare di tornare grandi costruendo la squadra unicamente passando per qualche cessione per poi reinvestire il denaro su giocatori non affermati. Non si puó pensare di avere un progetto vincente se, ormai quasi a maggio, non si sappia ancora chi sarà il nuovo allenatore e di conseguenza diventa difficile allestire sul mercato una squadra compatibile alle esigenze del nuovo mister. All'interno della società regna il caos più totale tra silenzi assordanti, strategie comunicative a dir poco imbarazzanti e poca chiarezza dei ruoli".


"Signori la pazienza è finita! Il Milan non è un prodotto su cui speculare e Milano non è una piazza che si accontenta di partecipare. Il Milan ha alle spalle un popolo che per storia e tradizione è abituato ad essere nel gotha del calcio mondiale. Se questa proprietà pensa di essere all'altezza di queste prerogative e lo dimostrerà con fatti concreti (e la scelta del nuovo mister ci farà già capire molto), continuerà a godere del sostegno instancabile di un popolo follemente innamorato. Se cosi non fosse dimenticatevi di vivere Milano come isola felice, come avete fatto fino ad oggi.. Sempre col Milan nel cuore!"

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Comunicato della Curva Sud (quelli che in estate davano dei tifosotti a chi aveva capito tutto con largo anticipo)

La stagione volge al termine e la mediocrità che l'ha contraddistinta per quasi tutta la durata, ha lasciato spazio ad un finale funesto e disastroso che, come se non bastasse, è stato amplificato ancor di più dalle scellerate dichiarazioni di qualche dirigente nonché dalle voci relative al nome del futuro allenatore che ci fanno capire ancora una volta di più come l'ambizione di rivivere i tempi che furono, non sia prerogativa primaria di questa società. Dall'avvento del signor Cardinale sono passati quasi 2 anni, una fase transitoria e di assestamento era da considerarsi più che legittima ma adesso è giunta l'ora di arrivare al dunque e dimostrare con i fatti i reali obiettivi della società, ovvero se costruire una squadra ambiziosa, oppure allestire di anno in anno una squadra in grado di vivacchiare nelle posizioni che garantiscono l'accesso alla Champions in attesa di costruire il nuovo stadio e nulla più".

"Deve essere chiaro a tutti che se la risposta fosse quest'ultima noi non ci stiamo! Che non si possa pensare di spendere sul mercato i fiumi di denaro investiti da altre società di altri campionati è più che legittimo, ma non si può pensare di tornare grandi costruendo la squadra unicamente passando per qualche cessione per poi reinvestire il denaro su giocatori non affermati. Non si puó pensare di avere un progetto vincente se, ormai quasi a maggio, non si sappia ancora chi sarà il nuovo allenatore e di conseguenza diventa difficile allestire sul mercato una squadra compatibile alle esigenze del nuovo mister. All'interno della società regna il caos più totale tra silenzi assordanti, strategie comunicative a dir poco imbarazzanti e poca chiarezza dei ruoli".


"Signori la pazienza è finita! Il Milan non è un prodotto su cui speculare e Milano non è una piazza che si accontenta di partecipare. Il Milan ha alle spalle un popolo che per storia e tradizione è abituato ad essere nel gotha del calcio mondiale. Se questa proprietà pensa di essere all'altezza di queste prerogative e lo dimostrerà con fatti concreti (e la scelta del nuovo mister ci farà già capire molto), continuerà a godere del sostegno instancabile di un popolo follemente innamorato. Se cosi non fosse dimenticatevi di vivere Milano come isola felice, come avete fatto fino ad oggi.. Sempre col Milan nel cuore!"

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Cardinale, Fuffani e Scarogni sono riusciti a farsi metaforicamente dare l'ultimatum pure da questi inesausti cantori di "Bandito".
 

malos

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Comunicato della Curva Sud (quelli che in estate davano dei tifosotti a chi aveva capito tutto con largo anticipo)

La stagione volge al termine e la mediocrità che l'ha contraddistinta per quasi tutta la durata, ha lasciato spazio ad un finale funesto e disastroso che, come se non bastasse, è stato amplificato ancor di più dalle scellerate dichiarazioni di qualche dirigente nonché dalle voci relative al nome del futuro allenatore che ci fanno capire ancora una volta di più come l'ambizione di rivivere i tempi che furono, non sia prerogativa primaria di questa società. Dall'avvento del signor Cardinale sono passati quasi 2 anni, una fase transitoria e di assestamento era da considerarsi più che legittima ma adesso è giunta l'ora di arrivare al dunque e dimostrare con i fatti i reali obiettivi della società, ovvero se costruire una squadra ambiziosa, oppure allestire di anno in anno una squadra in grado di vivacchiare nelle posizioni che garantiscono l'accesso alla Champions in attesa di costruire il nuovo stadio e nulla più".

"Deve essere chiaro a tutti che se la risposta fosse quest'ultima noi non ci stiamo! Che non si possa pensare di spendere sul mercato i fiumi di denaro investiti da altre società di altri campionati è più che legittimo, ma non si può pensare di tornare grandi costruendo la squadra unicamente passando per qualche cessione per poi reinvestire il denaro su giocatori non affermati. Non si puó pensare di avere un progetto vincente se, ormai quasi a maggio, non si sappia ancora chi sarà il nuovo allenatore e di conseguenza diventa difficile allestire sul mercato una squadra compatibile alle esigenze del nuovo mister. All'interno della società regna il caos più totale tra silenzi assordanti, strategie comunicative a dir poco imbarazzanti e poca chiarezza dei ruoli".


"Signori la pazienza è finita! Il Milan non è un prodotto su cui speculare e Milano non è una piazza che si accontenta di partecipare. Il Milan ha alle spalle un popolo che per storia e tradizione è abituato ad essere nel gotha del calcio mondiale. Se questa proprietà pensa di essere all'altezza di queste prerogative e lo dimostrerà con fatti concreti (e la scelta del nuovo mister ci farà già capire molto), continuerà a godere del sostegno instancabile di un popolo follemente innamorato. Se cosi non fosse dimenticatevi di vivere Milano come isola felice, come avete fatto fino ad oggi.. Sempre col Milan nel cuore!"

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Appena parlano questi qui mi sale il crimine. Ripeto, rileggetevi il comunicato estivo e risputatevi addosso. Capre.
 
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La stagione volge al termine e la mediocrità che l'ha contraddistinta per quasi tutta la durata, ha lasciato spazio ad un finale funesto e disastroso che, come se non bastasse, è stato amplificato ancor di più dalle scellerate dichiarazioni di qualche dirigente nonché dalle voci relative al nome del futuro allenatore che ci fanno capire ancora una volta di più come l'ambizione di rivivere i tempi che furono, non sia prerogativa primaria di questa società. Dall'avvento del signor Cardinale sono passati quasi 2 anni, una fase transitoria e di assestamento era da considerarsi più che legittima ma adesso è giunta l'ora di arrivare al dunque e dimostrare con i fatti i reali obiettivi della società, ovvero se costruire una squadra ambiziosa, oppure allestire di anno in anno una squadra in grado di vivacchiare nelle posizioni che garantiscono l'accesso alla Champions in attesa di costruire il nuovo stadio e nulla più".

"Deve essere chiaro a tutti che se la risposta fosse quest'ultima noi non ci stiamo! Che non si possa pensare di spendere sul mercato i fiumi di denaro investiti da altre società di altri campionati è più che legittimo, ma non si può pensare di tornare grandi costruendo la squadra unicamente passando per qualche cessione per poi reinvestire il denaro su giocatori non affermati. Non si puó pensare di avere un progetto vincente se, ormai quasi a maggio, non si sappia ancora chi sarà il nuovo allenatore e di conseguenza diventa difficile allestire sul mercato una squadra compatibile alle esigenze del nuovo mister. All'interno della società regna il caos più totale tra silenzi assordanti, strategie comunicative a dir poco imbarazzanti e poca chiarezza dei ruoli".


"Signori la pazienza è finita! Il Milan non è un prodotto su cui speculare e Milano non è una piazza che si accontenta di partecipare. Il Milan ha alle spalle un popolo che per storia e tradizione è abituato ad essere nel gotha del calcio mondiale. Se questa proprietà pensa di essere all'altezza di queste prerogative e lo dimostrerà con fatti concreti (e la scelta del nuovo mister ci farà già capire molto), continuerà a godere del sostegno instancabile di un popolo follemente innamorato. Se cosi non fosse dimenticatevi di vivere Milano come isola felice, come avete fatto fino ad oggi.. Sempre col Milan nel cuore!"
Ovviamente condivido i concetti, ma questo comunicato non ha senso fatto ora e da loro. Quello che vuole fare, Cardinale l’ha detto esplicitamente ancor prima di entrare nel Milan. Periodo di assestamento de che?!? Se uno entra in casa mia dicendo che vuole buttare il mio divano preferito e inizia a togliere i cuscini e gli schienali, gli devo lasciare un periodo di assestamento e dirgli “dimmi se vuoi buttare il mio divano preferito e se mi dici sì ti faccio TÒ-TÒ sul sederino”?
 

Toby rosso nero

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Leggo il nome esplicito Cardinale, ma non leggo i nomi di Scaroni, Furlani, Singer.
"Scellerate dichiarazioni di dirigenti". C'è quasi timore a nominarli nei comunicati. Perché non scrivere nome e cognome, Paolo Scaroni, Sergio Furlani?

E dicono di fare alla svelta sul nome dell'allenatore. Ma anche qui, non fanno nomi di prescelti.
"Antonio Conte", scrivetelo.
Mi spiace ma non mi fido, sono pronti per "Lopi is on fire".

Ovvio che poi qualunque tipo di contestazione me la faccio andare bene, peggio di così non può andare.
 
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Leggo il comunicato nudo e crudo,
e dico finalmente.

Non mi interessa il passato , oggi,
qua si sta prendendo una direzione che non ammette fazioni e divisioni,
bisogna che ci sia unione, solidarietà, perché l'Ac Milan sta facendo una brutta fine,
e noi con lui.

Io voglio competere, voglio vincere,
voglio sognare e vivere l'attesa delle partite con l'ansia,
non voglio normalizzarmi in questo, quello che invece in società stanno attuando.

Questi speculatori se ne devono andare, tutti.
Questi sono peggio di Fassone e Mirabelli, ho detto tutto.
 
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